RSA 2020 - TER_INQ_007 - Concentrazione di ozono (O3) nell’aria ambiente
Presentazione
Descrizione
Il presente indicatore si basa sui dati di concentrazione di ozono in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. I dati sono stati utilizzati per il calcolo dei superamenti della soglia di informazione, della soglia di allarme, dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana come previsto dalla normativa vigente (Dlgs. 155/2010).
Messaggio chiave
L’ozono è un tipico inquinante estivo e i suoi valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde e assolate della giornata. Le concentrazioni di ozono sono nettamente più elevate nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, anche se variano molto in funzione delle condizioni meteorologiche, e spesso i livelli maggiori si misurano in corrispondenza di zone rurali distanti dalle fonti di inquinamento.
Obiettivo
Scopo dell’indicatore è fornire un’informazione sullo stato della qualità dell’aria attraverso le concentrazioni di ozono. I parametri statistici previsti dalla normativa sono: il numero di superamenti della soglia di informazione, della soglia di allarme, i valori obiettivo per la protezione della salute umana e per la protezione della vegetazione.
L’attenzione prestata all’ozono è dovuta al fatto che esso può causare seri problemi alla salute dell’uomo e all’ecosistema, nonché all’agricoltura e ai beni materiali.
L'ozono è un gas presente naturalmente nella stratosfera (dai 15 a 60 Km di altezza) dove costituisce un'importante fascia protettiva, schermando la radiazione ultravioletta proveniente dal sole, nociva per gli esseri viventi. Al contrario, negli strati più bassi dell'atmosfera, esso è da ritenersi una sostanza inquinante dannosa per l'uomo e per l'ambiente. L'ozono non è un inquinate primario, ossia non viene emesso direttamente in atmosfera da fonti antropiche, ma è un inquinante secondario, di origine fotochimica, che si forma quando la radiazione solare reagisce con inquinanti già presenti nell'aria, detti "precursori dell'ozono" (tipicamente ossidi di azoto e composti organici volatili), in presenza di forte irraggiamento solare, di elevate temperature e di alta pressione. Ecco perché in estate, quando la radiazione è maggiore e l'energia a disposizione per favorire l'ossidazione è superiore, l'inquinamento da ozono è estremamente più elevato rispetto ai restanti mesi dell'anno. Nelle ore notturne (cioè in assenza di sole) questo inquinante viene distrutto dagli stessi agenti inquinanti che ne hanno promosso la formazione nelle ore diurne.
Gli impatti principali dell’inquinamento da ozono sono a carico della salute umana. Il bersaglio prevalente dell' O3 è l'apparato respiratorio. Gli effetti possono essere acuti (a breve termine) con diminuzione della funzionalità respiratoria, e croniche (a lungo termine).
Le elevate concentrazioni estive di ozono danneggiano visibilmente le piante e la vegetazione, soprattutto le latifoglie, i cespugli e le colture. Una prolungata esposizione all’ozono può provocare diminuzione della crescita della vegetazione e può incidere sulla vitalità delle piante sensibili.
Ruolo di Arpa
ARPA è responsabile della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria che raccoglie i dati utilizzati per la compilazione del presente indicatore.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Atmosfera |
Tema SINAnet |
Qualità dell'aria |
DPSIR |
S |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato |
Tendenza |
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 


Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
| 1 | 1 | 1 | 1 |
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Data di aggiornamento
31/12/2020
Copertura temporale
Dal 1995
Copertura territoriale
Nel 2020: 4 stazioni di monitoraggio in siti fissi: Aosta - Piazza Plouves, Aosta - Via Liconi, Donnas, La Thuile.