RSA 2020 - TER_RI_003 - Concentrazione di attività di radionuclidi artificiali (Cs 137) nel particolato atmosferico e nelle deposizioni (fall out)
Presentazione
Descrizione
L’indicatore riporta i dati relativi alle concentrazioni di cesio 137 nelle polveri atmosferiche, campionate filtrando l’aria o raccogliendo le deposizioni al suolo.
Le concentrazioni di attività di Cs 137 nel particolato atmosferico sono espresse in Becquerel al m3 d’aria (Bq/m3) o suoi sottomultipli, dove il Bq è l’unità di misura di attività (1 Bq = 1 decadimento radioattivo al secondo, 1 mBq – milli-Becquerel = 1 millesimo di Becquerel), mentre i m3 fanno riferimento al volume complessivo di aria aspirata e filtrata per raccogliere il particolato atmosferico in essa contenuto, su cui viene effettuata la misura radiometrica.
Le concentrazioni di attività di Cs 137 nelle deposizioni atmosferiche sono espresse in Becquerel al m2, dove i m2 fanno riferimento alla superficie su cui avvengono le ricadute al suolo.
Messaggio chiave
I livelli attuali di concentrazione di attività di Cs 137 nel particolato atmosferico sono stabilizzati su valori molto bassi, non rilevanti dal punto di vista radioprotezionistico.
Il quadro di riferimento a disposizione grazie al monitoraggio delle concentrazioni in aria e delle deposizioni al suolo permette la rilevazione, valutazione e segnalazione tempestiva di ogni evento anomalo che dovesse verificarsi, come è avvenuto nel caso dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima nel 2011.
Obiettivo
Il monitoraggio della radioattività artificiale nel particolato atmosferico e nelle deposizioni atmosferiche sono fondamentali per un sistema di controllo della radioattività ambientale, al fine di monitorarne la variazione nel tempo, ed essere in grado di rilevare tempestivamente eventi anomali. Viene misurata l’attività di singoli radionuclidi gamma emettitori e, sul particolato atmosferico, la radioattività beta totale.
Particolare attenzione viene rivolta alla presenza di Cs137, radionuclide artificiale diffusosi in ambiente a seguito dell’incidente di Chernobyl (1986) e ancora presente a causa del suo tempo di dimezzamento fisico di circa 30 anni.
Nel 2011 si è rilevata la presenza di I131 proveniente dal Giappone in seguito all’incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima. I dati rilevati, che hanno permesso una accurata conoscenza dei fenomeni in rapida evoluzione temporale, sono descritti nell'approfondimento TER_RI_A01 Le azioni per il monitoraggio e la comunicazione degli effetti dell'incidente di Fukushima.
Ruolo di Arpa
L’Agenzia esegue i campionamenti sia del particolato sia delle deposizioni e svolge le analisi radiometriche sui campioni.
Particolato atmosferico: monitoraggio giornaliero (tri-giornaliero nel fine settimana). Misura mensile sull’insieme dei campioni di particolato (raccolto su filtri) del mese.
Deposizioni atmosferiche: monitoraggio su base mensile. La somma delle deposizioni mensili fornisce la deposizione totale annua.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Radiazioni ionizzanti |
Tema SINAnet |
Non applicabile |
DPSIR |
S |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato |
Tendenza |
|
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 


Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
| 1 | 1 | 1 | 1 |
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Data di aggiornamento
31/12/2020
Copertura temporale
Il monitoraggio radiometrico è condotto in modo sistematico sul particolato atmosferico dal 1992, e sulle deposizioni dal 1995.
Copertura territoriale
Monitoraggio puntuale, condotto in Aosta (Ospedale Beauregard) fino al 2003 e a Saint-Christophe (sede ARPA) dal 2004, sia per il particolato atmosferico che per le deposizioni.